Inizia il 2017, in molte discipline e campionati, questo periodo coincide al “giro di boa”, alla sosta invernale, ai “richiami” invernali di preparazione e anche a qualche giorno di vacanza. Spesso si tirano le somme e bilanci, ci si pone obiettivi e target collettivi o individuali.
Questo 2017 per me partirà all’insegna della formazione: come già annunciato in articoli precedenti, nel primo semestre del 2017 parteciperò al Corso Intensivo per Maestro di Tecnica calcistica presso la Strada dei Campioni ASD di Ivan Zauli (http://lastradadeicampioni.it/attivita/corso-intensivo-maestro-tecnica/); ma non mi fermo di certo qui!
Sempre nel primo semestre del 2017 parteciperò al corso di Primo grado – Secondo livello giovanile FIPAV, organizzato dal Comitato provinciale di Padova.
Chi mi conosce da tempo potrà chiedersi il perché di questo corso formativo, dal momento che le mie mansioni in ambito volley sono maggiormente di carattere atletico ed informatico.
Vi invito allora a riflettere un attimo: se doveste integrare le vostre competenze con quelle dei vostri collaboratori o compagni di equipe, non credete che conoscere i loro “segreti” possa essere la carta vincente per ottimizzare tempi ed efficacia del lavoro di entrambi?
Ebbene, il mio pensiero è esattamente questo: studiare un “arte” che mai padroneggerò, per vari motivi, in totalità, approfondendo comunque conoscenze che apparentemente possono essere di differente ambito, può far crescere esponenzialmente le competenze che già padroneggio.
Perla degli ultimi giorni invece, il nuovo bando FIGC per il Corso di Preparatore atletico: presenterò domanda e incrocerò le dite in attesa delle ambite graduatorie di ammissione.
Credo che sia chiaro l’invito di questo articolo nei confronto di colleghi, collaboratori, atleti, clienti e semplici appassionati di sport: STUDIAMO!
Non fermiamoci mai di studiare, ci aiuterà a capire se stiamo facendo un buon lavoro, se chi ci segue è veramente competente, perché quando c’è la salute di mezzo è importante sbagliare il meno possibile; dico sbagliare poco perché l’errore è pedagogico, è esperienza ma bisogna aver l’umiltà di comprendere gli errori e fare un passo indietro per poi fare tre avanti.
Concludo augurandovi un 2017 sportivo vincente, all’insegna della cosa che in questi anni è stata riferimento imprescindibile in tutte le mie attività: COMPETENZA!