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AD OGNUNO IL SUO: sport, alimentazione e terapia tra competenze ed etica lavorativa

CLIENTE: “Ciao, fai anche schede (diete, ndr) per calare?”

ISTRUTTORE: “No guarda, per quello che compete la mia Laurea (scienze motorie S.T.A.M.P.A.) mi occupo di allenare le persone, per l’alimentazione ti posso consigliare un buon nutrizionista”

CLIENTE: “Sai, TIZIO mi preparava anche delle schede con dei frullati”

ISTRUTTORE: “Quello si chiama ABUSO DI PROFESSIONE, ognuno dovrebbe quello che gli compete e lasciar ogni specialista il proprio lavoro”

Purtroppo questo non è un copione di qualche sitcom, ma una triste storia realmente accaduta. Voi vi chiederete dove è il problema o cosa ci sia di scandaloso; ora cercherò di far un po’ di critica costruttiva e di sensibilizzazione.

LA SITUAZIONE: la mia figura professionale, il laureato in scienze motorie, risulta essere l’esperto con titolo accademico relativo all’allenamento. Allenamento di soggetti sani, attraverso attività di fitness musicale, sala pesi, allenamento funzionale, personal training etc etc… Allenamneto di soggetti con patologie dismetaboliche e/o osteomuscolari su prescrizione e/o supervisione medica o di figurare sanitarie specializzate (personalmente da anni coltivo rapporti di dialogo con molti fisioterapisti e medici). Allenamento di giovani atleti (così mi piace chiamarli) dai 3 ai 18 anni presso gli istituti scolastici con l’obiettivo delle capacità motorie. Questo è quello che dovrebbe essere. Per chi è del settore o segue le vicende legate all’ambiente sportivo, sa bene che da anni sono in atto battaglie con i ministeri per il riconoscimento del titolo SM come figura sanitario, battaglie sull’obbligatorietà e aumento di ore dell’ed.fisisca nelle scuole, e la lotta contro i “patentati” del fitness. Ad oggi, se non dico una castroneria, per avviare un centro fitness “basta” aver un titolato SM che risulti responsabile delle attività, dopodiché l’istruttore di sala può essere veramente chiunque.

E quindi?

Quindi niente…questo è il quadro della realtà; non voglio farvi ragionare su questo è nemmeno lamentarmi di ciò. Alla mia amica Giulia (nome di fantasia) gran appassionata di fitness, che cerca di arrotondare un po’, alla quale propongono un pacchetto ore di fitness musicale o GAG, posso solo dire VAI! La COLPA non è sua, ma dei centri fitness che si affidano (il più delle volte per convenienza economica) al primo che passa, tanto per legge possono, il LSM non è una figura obbligatoria, anche se è il professionista del settore (anzi probabilmente chiederebbe un salario maggiore). Ed è qui che entra in gioco il primo elemento all’ordine del giorno: l’ETICA.

Etica che però viene a mancare anche nei miei colleghi che, invece di concentrarsi nella loro professionalità, grazie a queste lacune legislative, si improvvisano nutrizionisti, massaggiatori o altre figure, per potersi accaparere qualche cliente in più e magari appioppargli qualche prodotto del quale loro sono rivenditori.

La mia visione del mondo del lavoro prevede due elementi imprescindibili l’uno dall’altro: COMPETENZE E CERTIFICAZIONE. Vuoi svolgere un lavoro? Raggiungi la qualifica accademica riconosciuta e sviluppa al meglio le competenze del caso. Se così non fai la cosa ha solo un nome: ABUSO DI PROFESSIONE.

Lo specialista dell’allenamneto: SCIENZE MOTORIE + tutti i brevetti tecnici e federali del mondo

Lo specialista della terapia manuale: FISIOTERAPISTA con specializzazioni e master in molteplici discipline

Lo specialista dell’alimentazione: NUTRIZIONISTA/DIETISTA

Lo specialista dei denti: DENTISTA

Rendo l’idea? Settori differenti, specialisti differenti. Ogni settore avrà sempre, purtroppo, le uso problematiche etiche lavorative, legate ad abusivismi o a situazioni di competenze non ben chiare, ma l’obiettivo di queste righe è di farvi capire che le figure professionali esistono, ognuna con competenze specifiche. Informatevi, chiedetevi chi vi sta seguendo/trattando, chi avete davanti. Sono convinto che nel mondo ci siano persone molto più brave e competenti di me anche se non hanno il mio titolo di studio, e che allo stesso tempo ci siano Professori che non capiscono un c***o!

Chiudo con quella che è la mia ETICA lavorativa: COMPETENZE E CERTIFICAZIONE.
PS: un dentista che vi cura una carie, vi fa fare un test di Fukuda in studio per una valutazione posturale, beh… spero faccia bene l’otturazione.

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