C’era una volta, tanti anni fa (2012), un giovane calciatore di belle speranze con un bellissimo quadro pubalgico cronico; ovviamente questo articolo è autobiografico e riporta la mia esperienza con la pubalgia.
Nella stagione 2012/2013 dopo un ottima annata con Mister Rastelli e staff nel Portogruaro dei giovani rampanti, mi ritrovai con un quadro cronico di pubalgia, figlio di 6 mesi di sofferenze e antidolorifici.
Durante la stagione, estrazione di denti del giudizio, mesoterapia, piscina, metodi non convenzionali (non nascondo di aver preso dalla disperazione e su indicazione di “terapisti” farmaci per la vaginite) non mi permisero di migliorare il mio status clinico.
Il destino mi portò a Pontremoli, più precisamente al Kinemovecenter di “Nanni” Bisciotti e staff, con i quali inizia un percorso di recupero. Obiettivo numero uno? DIAGNOSI DIFFERENZIALE CORRETTA.
La farò breve:
Nel giro di un mese, feci RX bacino, RMN, ecografia addominale e Ecodinamica addominale; la diagnosi? Osteite pubica, con tendinopatia bilaterale all’inserzione degli adduttori. Immediatamente iniziò un iter antinfiammatorio con diverse terapie fisiche e farmacologiche specifiche, ma la cosa più importante fu capire il perché, l’origine del tutto.
Dopo vari controlli in giro per l’Italia finalmente una diagnosi: SPORT HERNIA.
Parole sconosciute ai tempi, arabo, tanto da far storcere il naso a qualche primario troglodita poco aggiornato o di mentalità chiusa. Una debolezza addominale che si manifestava solo durante gesti atletici e che non presentava “palline addominali” come una normale ernia crurale o addominale.
Alla fine della fiera, intervento di ernioplastica bilaterale, e dopo due mesi (post operatorio che prevedeva sempre anche le terapie fisiche correlate ai quadri di tendinopatia ed osteite precedenti) scattavo e calciavo come se nulla fosse stato.
In sostanza ho impiegato più tempo nel trovare una diagnosi differenziale corretta e curare le problematiche infiammatorie emerse con l’attività agonistica, rispetto a completare l’iter post operatorio.
In questi giorni, il giocatore della Juventus Cuadrado, si è sottoposto al medesimo tipo di intervento in Germania per curare il suo quadro pubalgico compatibile con una SPORT HERNIA. Tempi di recupero recupero 6-8 settimane.
Questa notizia mi fa sorridere, perché mi sento un po’ un pioniere sulla patologia in questione in quanto sono stato uno dei primi case report in Italia e mi fa capire che il Kinemovecenter e lo staff Bisciotti mi salvò la vita sportiva andando oltre nella valutazione medica. Questa esperienza negativa, nonostante tutto, è stata molto utile perché è valsa la tesi di laurea triennale (GROIN PAIN, EZIOPATOGENESI DELLA PUBALGIA) presentata a Scienze Motorie a Ferrara l’anno seguente.